Endorsement ed Etica professionale – La mia opinione

Essendo questo un argomento non molto chiaro ai più, ed essendo questo spesso motivo di domande e di diverse interpetazioni da parte delle persone, ho voluto scrivere questo articolo per spiegare cosa sia un Endorsement, come funziona e la mia posizione a riguardo.

Wikipedia definisce un Endorser in questo modo:

Un endorser è colui il quale fa uso pubblico di strumenti, attrezzi o altro fornitigli in via privilegiata dal fabbricante, sostanzialmente per scopi pubblicitari, attraverso un accordo chiamato endorsement.

È utilizzato principalmente nell’ambiente della musica quando, ad esempio, un musicista pubblicizza una marca di strumenti musicali, usandone i prodotti durante i concerti o le sue varie esibizioni; per esempio: Il chitarrista X ha un endorsement con la ditta di chitarre Y.

La scelta di un endorsement, soprattutto per qualcuno che ha un’intensa attività didattica implica una bella dose di responsabilità e non può essere preso alla leggera.

Come funziona l’endorsement (a mio parere) e la responsabilità di un insegnante

Come chiunque si occupi di marketing e di ricerche di mercato nel campo musicale ti potrà dire, i musicisti tendono a comperare gli strumenti seguendo due linee guida principali

  1. Strumenti utilizzati dai loro idoli, e parliamo di idoli ad altissimi livelli, la decina di musicisti più acclamati al mondo per quello strumento

e..

  1. I consigli del proprio insegnante.

Va da sé che essendo pochi i musicisti acclamati a livello internazionale i giovani musicisti raramente acquisteranno uno strumento perché viene usato da un’artista minore a livello di fama (non voglio parlare di gare di bravura perché la musica è arte ed è soggetta al gusto come metro di paragone) e tenderanno piuttosto a comperare la batteria del proprio idolo o piuttosto a seguire i consigli del proprio maestro.

Per fare un esempio pratico, un giovane batterista o compera la batteria di MIKE PORTONOY (se ama i Dream Theatre) o di Thomas Lang, o di Marco Minnemann (se ama il discorso solista) oppure chiederà al suo insegnante un consiglio su quale batteria prendere,.

Quello che è certo è che raramente prenderà la batteria del batterista di Vasco Rossi, anche se Vasco è il top a livello italiano in quanto a cantautori e suonare con Vasco Rossi ad oggi in Italia è considerato il top.

Ho fatto l’esempio usando Vasco per prendermela un po’ con qualcuno che ormai da anni snobba i batteristi italiani e in questo modo il discorso rimane generico, in quanto non vuole ferire nessuno dei miei amici batteristi italiani. A me personalmente piaceva molto il groove ed il fraseggio di Daniele Tedeschi e lo preferisco ancora oggi a molti “AMERICANS” che hanno suonato per lui…

Comunque il discorso è che gli endorser che riescono a creare l’effetto maggiore nel campo della pubblicizzazione di un prodotto, a parte coloro che sono al top nel panorama musicale professionale internazionale, sono coloro che hanno un contatto diretto e di fiducia verso il musicista e di cui il musicista si fida per la sua interpretazione di quelli che sono gli strumenti che conviene aquistare.

DA QUI LA MIA PRIMA REGOLA FONDAMENTALE:

L’ENDORSER CHE E’ ANCHE UN DIDATTA NON DEVE TRADIRE LA FIDUCIA DEI PROPRI ALLIEVI.

Un insegnante deve essere una persona sincera ed un amico per un allievo, deve essere quello che non ha paura di dirti che hai sbagliato se hai veramente sbagliato, quello che ti  fa ripetere in tutte le salse le cose per mesi se tu non riesci a impararle e che alla fine, quando ti dice che ce l’hai fatta, tu ce l’hai veramente fatta. E lo sai.

IN QUALSIASI RAPPORTO CON GLI ALLIEVI L’INSEGNANTE DEVE COMUNQUE RIMANERE SINCERO ED ONESTO, PERCHE’ IN UN RAPPORTO PERSONALE LA DISONESTA’ PUZZA COME UN GATTO MORTO, E TENDE A INCRINARE IL RAPPORTO GLOBALE. QUESTO INCLUDE ANCHE CONSIGLI DI NATURA COMMERCIALE.

Per cui la scelta di un endorser è una questione difficile ed etica per un insegnante, deve essere qualcosa in cui credi perché un insegnante NON PUO’ MENTIRE AI PROPRI ALLIEVI per questioni relative allo strumento, e questo include anche quali strumenti prendere.

PER CUI L’INSEGNANTE DEVE CREDERE NELLO STRUMENTO DI CUI E’ ENDORSER, PERCHE’ PENSA ONESTAMENTE CHE QUELLO STRUMENTO POSSA ESSERE AI SUI ALLIEVI PIU’ UTILE DI ALTRI.

Mentre il giocatore di tennis può agevolmente mentire in televisione dicendo di usare solo il tale dentifricio sbiancante anche se in verità non lo ha mai usato, per un’insegnante che deve dirlo ed essere credibile ai propri allievi senza l’ausilio di truccatrici e telecamere diventa la solita trappola delle bugie che hanno le gambette corte.

Alla fine ti tornano indietro e ti fanno apparire come una persona bugiarda, priva di credibilità.

Un batterista che fa l’endorser di una certa marca e poi suona un altro marchio e compra altri strumenti dovrebbe farsi un esame di coscienza e chiedersi se veramente crede nel prodotto che finge di pubblicizzare.

Un insegnante che abbia una certa etica personale non può permetterselo.

Altro fattore importante nel campo commerciale legato all’ambiente didattico è che la musica non è solo arte, ma è anche un business, molte persone vivono del commercio di strumenti musicali, è un mestiere nobile che esiste da millenni.

Un endorser non deve immischiarsi nella rivendita o rivendere strumenti a titolo personale ANCHE SE DEVE FAVORIRE IL COMMERCIO DEGLI STRUMENTI DI CUI E’ ENDORSER.

Un endorser deve riferire al contatto di vendita qualsiasi eventuale aquisto da parte di amici o allievi al negozio o in caso di mancanza di distribuzione adeguata del prodotto direttamente al fabbricante, e i rapporti economici devono essere svolti direttamente tra il compratore ed il negoziante, altrimenti l’endorser rischia di fare la figura di uno che FA LA CRESTA SOPRA e di apparire disonesto, violando la definizione stessa di Endorser.

Personalmente consiglio i negozi che a mia conoscenza fanno  i prezzi migliori poiché fare diversamente potrebbe essere interpretato come un tentativo di guadagno personale mandando le persone a comperare un prodotto in un posto specifico.

Questo include anche un giusto calcolo di tutti i fattori che includono la convenienza, per fare un esempio semplice, non tutti sanno che alcuni venditori esteri che si trovano su internet, che mandano i prodotti in pacchi regalo per non pagare le tasse non offrono garanzie sul prodotto acquistato, o che non sanno che alcune forniture parallele vendono i prodotti di scarto che la marca non può vendere perché difettosi, o che se fanno le cose regolarmente al prezzo che ti sembra tanto basso devi aggiungere un bel 20 per cento di iva, le tasse del dazio, la spedizione maggiorata per l’italia, qualche settimana di attesa e la speranza che il prodotto vada bene, perché non voglio dirvi quanto vi costerà rispedire al mittente ad esempio in America un pacco di 50 kg, naturalmente a VOSTRE SPESE.

Attenzione inoltre alle “Batterie” vendute che poi in pratica non includono il pedale, il reggi rullante, le aste piatti e charleston. Talvolta non includono nemmeno il rullante!!!! Alcune marche hanno prezzi più bassi ma poi ti devi spendere quasi altrettanto in meccaniche indispensabili.

Questa è la mia filosofia etica come insegnante e persona, è la mia opinione e deve essere presa in quanto tale e mi scuso se leggendo questo qualcuno possa essersela presa a male, non era mia intenzione.

G

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